L’IA non passerà: i punti chiave dell’accordo tra sceneggiatori e studios Usa

Il 2023 sarà indubbiamente ricordato come l’anno in cui l’Intelligenza Artificiale Generativa (GAI) ha invaso il mondo produttivo, scuotendo le fondamenta di settori artistici e creativi. L’avvento di potenti software come ChatGPT, Llama e Bard per la creazione massiva di contenuti scritti ha innescato un acceso dibattito in diverse industrie, suscitando significative preoccupazioni che vanno ben oltre il mondo dei copywriter, degli illustratori e dei fumettisti, coinvolgendo anche autori e sceneggiatori ed in generale l’intera industria cinematografica.

In questo contesto di incertezza, il fatto che si sia raggiunto un accordo basico minimo (MBA – Memorandum tra la WGA – Writers Guild of America – e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP) in seguito allo sciopero epocale iniziato il 2 maggio 2023, ha quindi dei risvolti significativi, perché è il primo grande accordo quadro di settore che, nell’ambiguità legislativa attuale, risulta un riferimento sicuramente essenziale

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